Mentre l'Europa stringe il cerchio sulla pesca professionale illegale nei nostri mari la pesca ricreativa viene ritenuta dai pescatori commerciali alla stregua di un concorrente sleale.
In questi giorni una missione sotto copertura da parte degli ispettori di Bruxelles ha rivelato ampio uso di reti derivanti bandite da parte delle navi da pesca in Sicilia e a Ponza, sulle quali le autorità locali avrebbero chiuso un occhio.
Le ispezioni a sorpresa sono un primo tentativo da parte della Commissaria europea per la pesca Maria Damanaki di reprimere la pesca illegale e dovrebbero comportare l'avvio di procedure di infrazione contro l'Italia e l'imposizione di multe senza precedenti e pesanti da parte della Corte di giustizia europea.
Bruxelles, 25 maggio 2011
Possibilità di pesca nelle acque dell’UE nel 2012: conseguire il giusto equilibrio per ridurre il sovrasfruttamento
La Commissione europea ha pubblicato oggi una relazione che illustra i progressi compiuti negli ultimi anni nell’ambito della politica comune della pesca e formula alcune raccomandazioni riguardanti le possibilità di pesca nelle acque dell’UE nel 2012. Il documento spiega in che modo la Commissione intenda avvalersi dei pareri scientifici che le vengono trasmessi in merito allo stato degli stock ittici per proporre limiti di cattura e contingenti per il prossimo anno.
Le analisi del DNA rivelano nozze 'miste' tra le anguille europee.
"Le analisi genetiche mettono fine a decenni di dubbi: tutte le anguille europee, dall'Islanda alla Danimarca, al Marocco, appartengono allo stesso stock che si incrocia in occasione della deposizione delle uova nel Mar dei Sargassi. Il sovrasfruttamento e il degrado ambientale anche in un solo paese europeo hanno effetto sulla consistenza di questo enigmatico pesce annoverato tra le specie a grave rischio di estinzione in tutta Europa."
12/04/2011.
La Commissione Europea dichiara che con le nuove regole applicative del Regolamento sul Controllo del 2010 sarà molto più difficile sfuggire a chi pratica pesca illegale.
"Non possiamo più permettere che neanche una piccola minoranza di pescatori ignori le regole, e la faccia franca", ha dichiarato il commissario per la pesca Maria Damanaki. "Oltre ad essere ingiusto, ciò mette a repentaglio anche gli sforzi di conservazione, sconvolge i mercati con una concorrenza sleale, penalizza i pescatori che rispettano la legge e, soprattutto, distrugge gli stock ittici", ha aggiunto.
Il regolamento sul controllo è entrato in vigore più di un anno fa, il 1 ° gennaio 2010, ma le regole di attuazione non sono state fissate fino all’ aprile di quest'anno.