Genesi del documento
Questo documento segue la Carta Europea sulla Caccia e la Biodiversità adottata dal Comitato Permanente della Convenzione sulla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (Convenzione di Berna, 1979). Attraverso la Raccomandazione 128 (2007), viene chiesto agli Stati firmatari della Convenzione di Berna di tenere in considerazione la Carta Europea sulla Caccia e la Biodiversità “..ed applicare i suoi principi nella elaborazione ed implementazione della loro politica sulla caccia in modo da assicurare che la stessa sia praticata in modo sostenibile”. Nel 2009 gli stessi Stati condivisero l’importanza di creare un tale strumento anche per la pesca ricreativa. Venne così creato un gruppo ad hoc per l’elaborazione della Carta Europea sulla Recreational Angling e la biodiversità, con la partecipazione di rappresentanze dei membri della Convenzione, e organizzazioni ammesse come ‘osservatori’ tra cui: FAO-EIFAC, EAA -European Anglers Alliance, EFTTA-European Fishing Tackle Trade Association, la Federation of Associations for Hunting and Conservation della UE, IUCN-International Union for Conservation of Nature, e la French National Fishing Association. Al primo incontro in Strasburgo il 9 aprile 2010 si decise di includere nella Carta tutte le forme di Recreational Fishing riconoscendo che tra queste la più diffusa è la Recreational Angling (con lenza ed amo). La Carta , frutto del contributo di tutti i partecipanti al Gruppo di Lavoro così come dei contributi delle parti che non hanno potuto essere presenti, è stato adottato dal Consiglio d’Europa il 6 dicembre 2010 con la Raccomandazione n. 150 (2010) .
Campo di applicazione
La Carta Europea sulla Pesca Ricreativa e la Biodiversità (in seguito Carta) si applica alla pesca nella sua forma di utilizzo ricreativo e di gestione delle acque interne e delle specie diadrome in Europa, in accordo con le disposizioni della Convenzione di Berna (1979)
Scopo
Il principale obiettivo della Convenzione di Berna è quello di assicurare la conservazione della fauna selvatica e degli habitat ad essa correlati. I pescatori possono contribuire al raggiungimento di questo scopo attraverso la regolazione della popolazione ittica e attraverso la cura degli habitat, fornendo assistenza nel monitoraggio e nella ricerca e sensibilizzando l’opinione pubblica sui temi riguardanti la conservazione della biodiversità.
Questa Carta fornisce linee guida non vincolanti per i pescatori ricreativi, per i tour operators interessati nella pesca, per regolatori e gestori che si occupano di principi comuni e buona pratica per la pesca ricreativa sostenibile in Europa. Queste linee guida aiutano inoltre a raggiungere gli impegni degli Stati Europei sulla conservazione secondo principi di approccio ecosistemico.
I principi e le linee guida della Carta integrano e dettagliano quelle indicate dal EIFAC CoP (Codice di Pratica per la Pesca Ricreativa) enfatizzando gli aspetti di conservazione della biodiversità. La sovrapposizione di principi tra la Carta e il CoP è intenzionale.
Con l’adozione di questo documento, la Convenzione di Berna riconosce formalmente e promuove la pesca ricreativa sostenibile come un uso legittimo delle risorse ittiche e come un importante strumento per la conservazione della biodiversità
Obiettivi
La Carta:
- Fornisce una serie di principi e linee guida per la pesca ricreativa sostenibile (includendo il turismo di pesca ricreativa) nel contesto di conservazione della biodiversità.
- Incoraggia il coinvolgimento dei pescatori ricreativi nel monitoraggio, nella gestione, negli sforzi di ricerca diretti verso una gestione responsabile e la conservazione dei pesci e dei loro habitat.
- Promuove forme di turismo di pesca ricreativa che sono sostenibili e non dannose per la biodiversità fornendo alle comunità locali incentivi socio-economici per conservare e gestire i pesci autoctoni e i loro habitat.
- Promuove la cooperazione tra i pescatori ricreativi e gli altri portatori di interessi nella conservazione e gestione della biodiversità.
- Incoraggia l'educazione dei pescatori ricreativi, la consapevolezza e le misure di informazione.
- Promuove la migliore pratica per assicurare la sostenibilità socio-culturale, economica ed ecologica della pesca ricreativa sul lungo periodo.