In questo contesto la European Anglers Alliance di cui fanno parte le organizzazioni di pesca ricreativa di 13 Stati Europei e che rappresenta circa 3 milioni di pescatori ricreativi, ha voluto esprimere e rendere pubblica la propria posizione e le proprie richieste, riassunte in 7 'raccomandazioni' riguardanti la pesca ricreativa indirizzate ad ICCAT e ai gestori europei della pesca.
APR, membro italiano della European Anglers Alliance, ha fortemente voluto questo documento e ha collaborato attivamente per la stesura.
La pesca ricreativa del Mediterraneo soffre fortemente della scarsa conoscenza, da parte dei decisori, delle potenzialità di sostenibilità e di resa economica della pesca ricreativa al Tonno Rosso e delle diverse motivazioni che muovono il pescatore ricreativo rispetto al pescatore commerciale. Inserire la pesca ricreativa in un sistema di gestione della pesca 'tagliato' sulle esigenze e sulle caratteristiche della pesca commerciale, inibisce le potenzialità inespresse di un intero settore anche in termini di benefici, ad oggi inesplorati, per le comunità costiere e non permette un trattamento equo di difesa della redditività di tutto il “Settore della pesca”, così come definito nell’Art. 2 a) del Regolamento CE 199/2008 “Settore della pesca” le attività legate alla pesca commerciale, alla pesca ricreativa, all’acquacoltura e all’industria di trasformazione dei prodotti della pesca, ma solo di alcune delle sue parti.
Scarica il documento in lingua inglese
Scarica il documento in lingua italiana