L’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari della Regione Sicilia lo scorso 8 febbraio 2013 ha invece autorizzato tale attività di pesca in assenza di apposito piano di gestione, motivando tale scelta come di supporto allo stato di crisi in cui versa il settore pesca locale e contestualmente come ‘occasione’ per effettuare quei campionamenti necessari alla raccolta di dati scientifici.
Provvedimento Regione Sicilia http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/17420380.PDF
Pur comprendendo la situazione particolarmente critica di alcune marinerie non si può far altro che condannare un provvedimento che porta la pesca italiana e l’Italia ad incorrere nell’ennesima procedura di infrazione, con conseguenze economiche e sociali piuttosto importanti.
Il provvedimento viene definito ‘sbagliato ed illegale’ anche da organismi di rappresentanza della pesca commerciale che intravedono in tali scelte frettolose e contrarie ai regolamenti previsti le ovvie ricadute negative sulla risorsa ittica e sull' intero settore della pesca anche al di fuori della Regione Sicilia.
Da notizie che ci sono pervenute informalmente sembra che il MIPAAF abbia già fatto richiesta di ritiro del provvedimento, attivando al contempo le Capitanerie di Porto per le operazioni di vigilanza.
Alcuni articoli in proposito:
http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/240800/