Periodo di funghi? No, di micro centraline.
Nel paese del sole la tutela ambientale trova sempre modi fantasiosi per esprimersi. Ecco quindi che dalla sacrosanta crociata per l’utilizzo di energia pulita nascono aberrazioni che stanno mettendo in ginocchio gli ultimi ecosistemi acquatici rimasti quasi intatti. L’Italia è un paese pratico quando si tratta di soldi, far filosofia va bene, ma far soldi è decisamente meglio, farli in tempi brevi e con poca fatica è addirittura gagliardo. Capita così che l’acqua che avanza al netto di quella incanalata, imbrigliata, convogliata, stoccata, usurpata a fini agricoli diventa un ottimo strumento di brokeraggio per il grande business dei certificati verdi. Perché quando si parla di micro centraline, capaci di produrre una quantità ridicola di energia elettrica rispetto ai costi di progetto e realizzazione, non si può prescindere dal vero guadagno che è quello dei certificati verdi.
E' del 17 gennaio 2011 l'interrogazione alla Commissione UE, con richiesta di risposta scritta, di membri olandesi al Parlamento Europeo. Oggetto dell'interrogazione è l'impatto che gli impianti idroelettrici hanno sulla fauna ittica.
La Commissione ha risposto in data 28 febbraio. E' incoraggiante osservare come la Commissione non si sia limitata a una risposta stringata. Ci preme evidenziarne la parte seguente:
"In termini di impatto ambientale, la Commissione ritiene migliore concentrare la produzione di energia idroelettrica in un minor numero di sedi in grandi impianti (generalmente su grandi fiumi) piuttosto che avere molti impianti idroelettrici di piccole dimensioni (generalmente su fiumi piccoli) con conseguente impatto ambientale in molte località in tutto il bacino. Ciò è anche parte dell'approccio alla gestione dei bacini fluviali nella Direttiva Acque"
Si definiscono passaggi artificiali per pesci (o semplicemente passaggi per pesci) opere di ingegneria idraulica finalizzate a consentire la naturale rimonta della fauna ittica oltre ostacoli artificiali insormontabili. Altre diffuse e comuni definizioni, per quanto meno corrette, sono "scale di risalita" o "scale di rimonta". Si tratta di costruzioni idrauliche di differenti tipologie che permettono al pesce il superamento di un dislivello tramite successivi passaggi in vasche, tratti con scarsa pendenza, rampe in pietrame, canali by-pass artificiali, adattamenti degli ostacoli presenti. In definitiva, i passaggi per pesci sono la risposta tecnico-ingegneristica a tutti i fattori che caratterizzano uno specifico contesto ecologico, ambientale e sociale, del quale si vogliano riqualificare le peculiarità ambientali.