I pescatori ricreativi si associano per difendere i loro interessi e, nonostante siano associati a sigle diverse e non raramente in contrasto tra loro, tutti difendono la pesca ricreativa.
In mare questa posizione si contrappone spontaneamente alla pesca commerciale come se lo scenario prevedesse una netta separazione tra buoni e cattivi.
In un clima di cambiamento profondo di tutti i parametri ed i teoremi preesistenti, la saga dei Tavoli sta per darci una nuova, speriamo migliore, stagione, e una ulteriore occasione di partecipazione attiva dei pescatori ricreativi alla politica che li riguarda.
L'onda lunga della nuova attenzione della UE per la pesca ricreativa è destinata a raggiungerci con la minaccia di misure drastiche ed improvvise.
I pescatori ricreativi in mare lamentano spesso la mancata gestione delle specie costiere da parte di chi si occupa di gestione della pesca: organi scientifici, decisori, politici.
E’ una sorta di circolo vizioso: se mancano i dati sullo stock è impossibile fare scelte di gestione se non utilizzando un approccio precauzionale e in mancanza di gestione non verranno destinati fondi per la valutazione dello stock.
Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitivita' dei settori agricolo e agroalimentare, nonche' sanzioni in materia di pesca illegale. (GU Serie Generale n.186 del 10-08-2016)
Lo scorso luglio è stato pubblicato dalla UE un documento di riferimento per la pesca ricreativa marittima negli Stati Membri:
Research for PECH Committee - Marine recreational and semi-subsistence fishing - its value and its impact on fish stocks
"25 luglio 2017 - Proroga della validità delle comunicazioni in materia di pesca sportiva e ricreativa: la validità delle comunicazioni effettuate ai sensi del Decreto ministeriale del 6 dicembre 2010, è prorogata fino al 31 dicembre 2017."
Lo stralcio dalla norma di Interventi per il settore ittico della previsione di istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare è stata accolta con entusiasmo dal settore ricreativo ma la prospettiva della licenza è ricomparsa immediatamente negli ultimi emendamenti approvati per il successivo iter legislativo.
Dopo un interminabile iter di proposte e consultazioni arriva la notizia che, dalla norma di sostegno al settore ittico, viene stralciata l'istituzione di una licenza a pagamento per la pesca ricreativa in mare.
Si cominciava quasi a stare sulle spine. Nel 2016 la pesca del tonno rosso ha chiuso il 27 luglio e quest'anno ci è mancato davvero un pelo che venisse infranta la barriera psicologica di agosto.