La Commissione Europea ha proposto un nuovo fondo per le politiche marittime e della pesca dell'Unione Europea per il periodo 2014-2020: European Maritime and Fisheries Fund (EMFF)
Il Commissario Damanaki ha presentato la proposta EMFF in una dichiarazione video del 2 dicembre nella quale ha dichiarato: "Questo nuovo fondo aumenterà la crescita economica e creerà posti di lavoro nel settore. Non verranno più spesi soldi per costruire grandi navi, la pesca su piccola scala e l'acquacoltura potranno beneficiare di questo cambiamento relativo al bilancio della politica comune della pesca ".
Nel discorso tenuto a Stoccolma il 23 novembre scorso in occasione del seminario "Rinnovamento della politica europea della pesca - minimizzare le catture accessorie e divieto di rigetto", il commissario Maria Damanaki ha fornito maggiori indicazioni su uno dei temi centrali della proposta di riforma.
Nella risoluzione del 17 novembre 2011 sulla lotta contro la pesca illegale a livello internazionale (edizione provvisoria), il Parlamento Europeo affronta il tema della pesca illegale non riportata e non regolamentata ( INN, in inglese IUU Illegal, Unreported and Unregulated), adottando, al punto 11 , anche la linea relativa alla pesca ricreativa. Si legge infatti "(il Parlamento) invita la Commissione a verificare, entro la fine del 2012, se all'interno dell'UE la pratica della pesca sportiva sia così diffusa da poter effettivamente essere considerata come pesca INN"
La scala di risalita per la fauna ittica dell'opera di presa dell'impianto idroelettrico di San Paolo Cervo, sul torrente Cervo nel Comune di San Paolo Cervo (BI) è stata un simbolo della sfrontatezza (agevolmente controllabile dalla strada che costeggia il torrente) del mancato rispetto del DMV. Il Comitato Tutela Fiumi che raccoglie associazioni dei pescatori ricreativi ed ambientaliste ha più volte segnalato alla P.A. tale violazione, poichè si tratta di un impianto che già dalla sua realizzazione prevedeva un preciso DMV.
L'unico effetto delle segnalazioni era che per alcuni giorni dopo le medesime, l'acqua veniva fatta scorrere per qualche giorno attraverso la scala di monta, per poi tornare a essere captata del tutto o quasi.