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Mercoledì, 02 Febbraio 2011 13:06

Assemblea CCR Med - Rimini 21/02/2011

Il 21 febbraio a Rimini si è tenuta l’assemblea generale del CCR Med il consiglio consultivo regionale del mediterraneo (RAC Med).

E’ stato presentato il nuovo regolamento per l’accettazione dei nuovi membri, con interventi di chiarimento da parte della Commissione UE, fino ad oggi sempre presente alle sedute del CCR Med. Viene auspicato e previsto un progressivo aumento di membri che garantirà anche una maggiore disponibilità di risorse. La partecipazione come membri è sottoposta al riconoscimento da parte delle autorità nazionali del richiedente ma non sono poste soglie di rappresentatività e quindi viene promossa l'adesione anche di organizzazioni di piccole dimensioni.

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Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:24

Pesca ricreativa: prospettiva economica

Una prospettiva economica sullo sviluppo sostenibile della pesca ricreativa

Mentre l'Unione europea si muove verso la regolamentazione del settore ricreativo, i pescatori si trovano di fronte a un dilemma.
Alcuni pensano che più  'loro' sanno  su di noi, più 'loro' saranno in grado di gestire, regolamentare e limitare la nostra pesca.
Altri credono che, avendo a disposizione informazioni più autorevoli sull'importanza  sociale ed economica della pesca ricreativa (con lenza ed amo), e sul minimo impatto ambientale della stessa, saremo in grado di argomentare in modo più circostanziato contro regolamentazioni  infondate e controproducenti,  sviluppando in questo modo il settore della pesca ricreativa ed evitando sempre più  il principio di 'approccio precauzionale' che ci si ritorce contro in mancanza di dati o in presenza di dati discutibili.

E 'interessante a questo proposito osservare come le cose stanno evolvendo in altre parti del mondo che  già affrontano le stesse questioni.
Brad Gentner introduce il suo intervento in programma alla 6^ Conferenza Mondiale della Pesca Ricreativa - Berlino, 1-4 Agosto 2011

"Ho intenzione di parlare della assegnazione delle risorse ittiche tra pesca ricreativa e commerciale, problema  particolarmente sentito negli Stati Uniti per una serie di ragioni.

In primo luogo i pescatori ricreativi riconoscono che le allocazioni delle risorse di alto valore per la pesca ricreativa non sono abbastanza serie e non tengono conto del miglior uso delle risorse di pesca.
Per anni, i pescatori ricreativi sono stati tenuti fuori dalla allocazione di risorse in base a dati  'storici',  mancando dati reali sulle catture.
Ora invece, gli economisti e la legislazione sulla gestione delle risorse degli Stati Uniti, insistono sul fatto che deve essere preso in  considerazione il valore economico nel procedimento di allocazione delle risorse.

Il secondo problema ha a che fare con la crescente popolarità delle quote come strumento di gestione della pesca commerciale. Le quote negli Stati Uniti portano risorse ai pescatori commerciali senza richiedere alcun pagamento e mantengono il mercato delle quote blindato tra i soli pescatori commerciali attualmente in attività di pesca.

Attualmente, questi programmi vengono promossi dal Governo e da gruppi di ambientalisti come un modo per ottenere grandi inattesi guadagni,  un modo per blindare le allocazioni e un modo per ottenere il settore ricreativo fuori dalla loro area.
Di tutto ciò il settore ricreativo è particolarmente spaventato  e sta chiedendo che per le allocazioni delle risorse venga  ripristinato il sistema che considera il valore economico prima che siano implementate quote per il settore ricreativo o sia permesso al settore ricreativo di acquistare quote commerciali.

Se nessuna di queste richieste sarà soddisfatta, il settore ricreativo è disposto a portare in tribunale il programma di allocazione per quote. Affronterò l'argomento  utilizzando un certo numero di casi studio riguardanti  la pesca alla cernia e al red snapper
. "

http://worldrecfish.org/index.php?option=com_content&task=view&id=50&Itemid=70

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Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:17

Programma di tagging anglo-francese

Sea Bass on the move

Una collaborazione anglo-francese per la ricerca tramite un programma di tagging sugli spostamenti delle spigole tra il golfo di Biscaglia a sud e il mare d'Irlanda e il canale d'Inghilterra a nord, darà importanti informazioni sul comportamento di questa specie popolare ed altamente migratoria.

In Bretagna il Parco Naturale Marino d'Iroise in collaborazione con IFREMER in Francia e CEFAS in Inghilterra ha lanciato un progetto di studio degli spostamenti e del comportamento delle spigole che concretizza la finalità di una migliore gestione delle specie ittiche. La spigola è una specie molto popolare, ricercata sia dai pescatori professionisti che da quelli ricreativi ma si sa molto poco delle sue dinamiche di spostamento e di comportamento. 

Viene richiesto il coinvolgimento e la collaborazione dei pescatori ai quali viene riconosciuta una ricompensa di 100 Euro per la riconsegna di pesci integri con tag.

Da Fishing News - www.fishingnews.co.uk

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Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:13

Documentario francese sulla spigola

 

Haro sur le Bar!

Documentario francese sulla spigola. Un film Erwan Guillermic e David Morvan

.

 

Un documentario francese di 26 minuti  sulla pesca alla spigola (taglia minima in Francia 36 cm, in Italia 25)  che si sospetta  non sostenibile. 
Il documentario è incentrato sulla pesca industriale e sulla pesca ricreativa, sui consumatori, su IFREMER,  le ispezioni, le vendite etc.
http://regions.france3.fr/littoral/voir-les-emissions/haro-sur-le-bar-0

La spigola, pesce emblematico delle nostre coste, tenderebbe a scomparire. Secondo i pescatori ricreativi  i responsabili di questa situazione sarebbero le navi industriali che fanno in inverno pesca mirata alla spigola, durante il  periodo di riproduzione.

Fino ad oggi questa specie è catturata senza alcuna reale politica di gestione. Le imbarcazioni da diporto e i pescherecci a strascico sono i predatori più significativi, ma palangari, pescherecci con reti a circuizione e reti da posta sono altrettanto invasivi.

Il film offre un confronto tra le opinioni di tutte le parti interessate del settore (stakeholders), e in tal modo indaga sul futuro della specie.

Fino a poco tempo, lo stato delle risorse è stata considerata buona dal ICES  -  International Council for the Exploration of the Sea (Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare)  - ma non è impossibile che l'Istituto non ritenga di modificare il suo parere quando dovrà nuovamente pronunciarsi nel 2011. In un contesto di calo di stock ittici mondiali (FAO) e con il consumo  di spigola d'allevamento che ha già superato quella della specie selvatica, si deve considerare il destino di questa specie, un elemento fondamentale  per l'equilibrio dei  nostri litorali.

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Lunedì, 14 Febbraio 2011 21:58

Obbligo licenza: stato di New York

US - NY Supreme Court Rules Against Saltwater Fishing License

 

Dal Newsday del 16 dicembre 2010

Sette città di Long Island (NY) hanno vinto una causa contro l’obbligo di licenza nelle acque costiere dello stato di New York. La licenza, istitutita nell’ottobre del 2009 dal Dipartimento di Conservazione (DEC) Statale interviene  su pre-esistenti diritti di regolamentazione delle acque da parte delle amministrazioni locali. “E’ una tassa, niente altro che una tassa” dice Joseph Lombardo, assistente procuratore della città di Southampton.

Ma perché la licenza? La licenza è stata istituita al fine di ottenere dati sull’impatto dell’ attività di  pesca ricreativa in  mare nello stato di NY. Per andare incontro alle nuove richieste federali ed evitare l’obbligo di licenza il New Jersey sta lavorando per far passare un programma di registrazione gratuita,  che potrebbe facilmente essere implementato anche nello stato di New York, facendo così decadere  le motivazioni addotte per l’istituzione della licenza di pesca ricreativa in mare.

 

http://www.joinrfa.org/Press/NYLicenseRepeal_121610.pdf

http://www.newsday.com/long-island/suffolk/towns-win-fishing-license-suit-against-state-1.2545957

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Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa circolato in data  08 febbraio 2011 da EFTTA, l'Associazione europea dei produttori e distributori delle attrezzature da pesca, in riferimento al recente decreto del MIPAAF che istituisce Comunicazione obbligatoria per la pesca riceativa in mare.
Riteniamo pienamente condivisibili le posizioni espresse da EFTTA nel suo comunicato, e auspichiamo che le stesse posizioni vengano con forza sostenute sul proprio territorio dai produttori e distributori italiani.
Siamo onorati di essere stati citati come fonte di informazione e riferimento italiano per i destinatari di tale comunicato, così come evidenziato nei link web a fondo comunicato.
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Pubblicato sul numero 24 del 31 gennaio della Gazzetta Ufficiale il Decreto che istituisce la Comunicazione obbligatoria per la pratica della pesca sportiva e ricreativa in mare. Sul sito del Ministero è stato attivato il servizio di Comunicazione online. Ci sono tre mesi di tempo a decorrere dal 31 gennaio 2011 per effettuare la Comunicazione, quindi a partire dal prossimo primo di maggio per pescare in mare sarà necessario averla effettuata ed esibirla in caso di controllo. La procedura online rende disponibile la ricevuta della Comunicazione su un file in formato pdf. da stampare. La stampa costituisce "titolo" per l'esercizio della pesca sportiva e ricreativa in mare. Invitiamo i soci e/o simpatizzanti APR ad indicare nel campo riservato alla associazione di appartenenza la seguente dicitura: APR
Hai difficoltà a registrarti sul sito del Ministero? Ti registriamo noi, gratis, senza chiederti di fare la tessera, senza venderti niente per contorno.Scrivici o telefonaci!

Aggiornamento 19 ottobre 2011 - Modifiche al decreto di Comunicazione obbligatoria
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L'attenzione che a livello europeo viene riservata alla questione delle specie aliene invasive si evidenzia nella presenza di tale argomento come priorità  nella agenda delle istituzioni sovranazionali e nelle Convenzioni.

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Sul sito del MIPAAF,  in occasione dell'emissione del decreto ormai noto sulla Comunicazione Obbligatoria della Pesca Ricreativa in Mare, il ministro Galan dichiarava...

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Sabato, 11 Dicembre 2010 00:00

Aree tematiche

APR opera per aree tematiche occupandosi dei diversi aspetti tecnici riguardanti la tutela delle risorse e la loro gestione.

A seconda della disponibilità di addetti e consulenze e della conseguente attivazione di iniziative vengono forniti servizi o comunque aperto un canale di comunicazione tematica attraverso contatti specifici o tramite la segreteria. 

L'impegno concreto di APR è  attivo su una serie di temi non ancora presenti in questa sezione e che vi saranno introdotti progressivamente.

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