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Domenica, 28 Dicembre 2014 00:00

Comunicazione per la pesca in mare: proroga al 2015

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Con una mossa  poco  a sorpresa vista la data prossima a fine anno e la mancanza di notizie in merito, il Ministero MIPAAF ha prorogato nuovamente di un anno la validità della Comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare.

L'obbligo della Comunicazione risale al 2011 ed era prevista una validità triennale che nel febbraio 2014 è stata estesa di un anno fino a tutto il 2014. Il Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2014 estende la validità di un altro anno fino a tutto il 2015.

Il Decreto  riconferma inoltre la obbligatorietà della Comunicazione anche per la pesca ricreativa esercitata da terra.

L'impegno preso dal Ministero era quello della ricerca scientifica che avrebbe dovuto misurare ed analizzare il settore della pesca ricreativa in mare a livello nazionale per produrre dati utili alla gestione. Era questo il senso dello slogan “Contiamoci per contare” ma lo slogan non basta e contarsi non vuole dire solo vedere quanti siamo ma analizzare in modo approfondito la pesca ricreativa e la sua economia. Siamo sempre stati convinti che una simile ricerca non abbia bisogno di nessuna Comunicazione e tanto meno di una licenza ma adesso che abbiamo anche lo strumento della Comunicazione il mancato svolgimento della prevista ricerca scientifica non ha nessuna plausibile giustificazione visto anche che il settore pesca si vede ogni anno destinati ingenti finanziamenti per i più diversi fini.
La ulteriore proroga di validità della Comunicazione testimonia che il lavoro di ricerca previsto non è stato svolto e suggerisce che il tema sia almeno momentaneamente lasciato in sospeso. Visto il fine scientifico della Comunicazione crediamo che se ne sarebbe dovuto quanto meno organizzare per tempo un nuovo ciclo che risolvesse i problemi di rilevazione riscontrati e che fosse integrata ad un progetto di ricerca.
Invece il movimento politico che si è visto recentemente in questo contesto è sintetizzabile nel tentativo di istituire per diverse strade legislative una vera licenza a pagamento, senza fare una parola sulla ricerca scientifica ma precisando invece che ne sarebbe venuto denaro da destinare anche ai pescatori professionisti. Fallita la licenza ecco appunto il vuoto rattoppato con la proroga. Per noi una conferma di come per la pesca ricreativa le istituzioni insistano in un atteggiamento tanto negativo e penalizzante quanto non informato e controproducente per l'intero comparto della pesca. Per altri dodici mesi nessuno ci importunerà con altre registrazioni da fare ma già che dobbiamo comunque portarci in tasca la ricevuta della Comunicazione vorremmo che questo servisse a qualcosa per la nostra pesca, vorremmo sapere che stiamo collaborando ad una iniziativa di gestione e che quindi possiamo aspettarcene dei risultati positivi piuttosto che la mera intestazione di un improbabile ed inutile strumento burocratico per il contrasto alla pesca illegale.
Visti il costo presumibile di una buona ricerca  e la migliore resa economica ipotizzabile di una gestione basta su adeguati dati scientifici, ci sembra evidente che la pratica che ci riguarda, quella della Comuniczione obbligatori in questo caso,  è restata sospesa per scelta e speriamo che un anno, il prossimo,  basti  a fare in modo che la proroga annuale non diventi la norma.

 

Scarica il Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2014

 

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