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Mercoledì, 14 Maggio 2014 00:00

Quote Tonno Rosso 2014

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Il MIPAAF ha stabilito le quote del tonno rosso per la stagione di pesca 2014

Ignorate le richieste della pesca non commerciale, alla pesca ricreativa sono assegnate solo 10 tonnellate.

La stagione 2013 aveva visto assegnare alla pesca ricreativa/sportiva (SPOR) 40 tonnellate poi ridotte drasticamente a 10 trasferendo le altre 30 nella cosiddetta Quota Indivisa a copertura del superamento delle quote da parte dei pescatori commerciali.

La maggiore assegnazione alla quota indivisa viene confermata ed operata preventivamente a scapito della pesca ricreativa con il trasferimento di due terzi della sua quota. La motivazione resta principalmente il prevedibile ripetersi del superamento della quota assegnata alla pesca con palangaro ( LL ).  

Lo scorso marzo le associazioni della pesca non commerciale avevano inviato di comune accordo una richiesta che comprendeva l'intangibilità della quota assegnata, il suo aumento e l'istituzione di una quota individuale stagionale.

Il Ministero ha ritenuto opportuno procedere in linea con le politiche abituali non considerando le richieste del settore non commerciale al quale quest'anno vengono fin da principio assegnate solo 10 tonnellate corrispondenti a circa lo 0.5% della quota totale nazionale (1.950,42 tonnellate). 

Questa scelta porterà nuovamente ad una corsa allo sbarco all'inizio della stagione ed alla conseguente chiusura anticipata per esaurimento della quota, lasciando la maggioranza dei pescatori senza nessuna possibilità di sbarco.

Restano nodi irrisolti, sui quali il Ministero continua a fare orecchie da mercante, la forte penalizzazione del settore ricreativo nell'assegnazione della quota, la definizione del carniere individuale che impedisce una equa distribuzione delle possibilità di sbarco tra i pescatori autorizzati e la inevitabile chiusura della pesca in corrispondenza della stagione turistica.
 
Ne deriva un forte elemento depressivo del comparto economico della pesca non commerciale che non viene ancora fatto oggetto di una seria valutazione.
Se il fattore principale di questo tipo di scelte è di tipo economico ed occupazionale, è quanto meno evidente che la quota ricreativa viene stabilita senza tenere in considerazione l'economia che le è legata e senza del resto che ci siano dati in merito né iniziative per la loro acquisizione. 
 
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