Alla data del 23 maggio risulta dai documenti compilati dai pescatori commerciali (BCDs) un numero di catture accidentali pari a 23,74 tonnellate che supera notevolmente le 5 tonnellate della UNCL che viene quindi esaurita. Lo sforamento della differenza (18,74 tonnellate) viene coperta dalla quota di riserva di 53,64 tonnellate che viene così ridotta a 34,9 tonnellate come evidenziato da DM 13718 del 23 maggio 2012.
Nello stesso giorno il parlamento UE approva le proposte di modifica del regolamento UE 302/2009 concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo, in cui si evidenzia una maggiore pressione sulle operazioni di controllo a carico degli Stati Membri. Tra gli altri si fa notare la sostituzione del paragrafo 1 dell'Art. 30 con il seguente:
1. Riguardo alle navi che praticano la pesca attiva del tonno rosso, ciascuno Stato membro assicura almeno i seguenti livelli di osservazione da parte di osservatori nazionali, espressi come percentuale del numero di navi coperte dall'osservazione:
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a) |
100 % della flotta attiva per le navi da cattura con reti a circuizione di lunghezza pari o inferiore a 24 metri nel 2011; |
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b) |
100 % della flotta attiva per le navi da cattura con reti a circuizione di lunghezza pari o inferiore a 20 metri nel 2012; |
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c) |
20 % della flotta attiva per le navi da traino pelagiche (di lunghezza superiore a 15 metri); |
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d) |
20 % della flotta attiva per le navi da cattura con palangari (di lunghezza superiore a 15 metri); |
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e) |
20 % della flotta attiva per le tonniere con lenze a canna (di lunghezza superiore a 15 metri); |
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f) |
100 % delle tonnare durante la raccolta; |
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g) |
100 % dei rimorchiatori. |