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Venerdì, 17 Ottobre 2014 00:00

Derivanti sostenibili? Chiedetelo alle ricciole

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Alla proposta della Commissione Europea di totale divieto delle reti derivanti la prima reazione del Parlamento EU è stata tra il sarcastico e lo scandalizzato. Una sola frase rimbalza da un gruppo all'altro... 
"non passerà mai"  per poi scendere nel dettaglio "le derivanti utilizzate dalla piccola pesca artigianale sono sostenibili, dobbiamo tutelare la tradizione e l'economia di queste piccole perle della marineria" o ancora "la Commissione non tiene conto del principio fondamentale della regionalizzazione", "la definizione è vaga" e così via, una buona ragione dietro l'altra per giustificare il pensiero latente che forse la Commissione ha preso una cantonata.
 
La proposta di divieto totale e la raccolta documentale del dossier della Commissione si basa su uno studio dello scorso anno, specifico sulle reti derivanti utilizzate nel Mediterraneo. 
MAREA: Mediterranean hAlieutic Resources Evaluation and Advice 
SPECIFIC CONTRACT N° 8 "Identification and characterization of the small-scale driftnets fisheries in Mediterranean (DRIFTMED)" 
DRIFTMED FINAL REPORT

Ed ecco cosa, al Parlamento europeo stanno cercando di far passare come sostenibile!
Leggiamo alla pagina 151, in riferimento alle ricciole (Seriola dumerili) : 
 
[traduzione in Italiano dal testo] : "Gli esemplari misurati sono di dimensione compresa tra  i 22 e i 37 centimetri di lunghezza totale.  Nessuna Misura Minima di Conservazione è definita per questa specie nel Mediterraneo. Tenuto conto che  la dimensione di prima maturità riproduttiva è di 80 cm di lunghezza standard (Andaloro et al., 1998), questo è un tipo di pesca esclusivamente mirata ai giovanili." 
 Lungo costa siciliana, da fine estate a inizio autunno le reclute di ricciola sono in genere pescate anche per mezzo di  altri attrezzi, come le reti vicino alle FAD (dispositivi galleggianti per l'aggregazione dei pesci ) ( D'Anna et al., 1999 ). Nel mese di settembre il novellame inizia a migrare in prossimità della costa; durante questa migrazione la rete derivante detta "ricciolara" viene utilizzata per la cattura di questa specie (Sinopoli et al., 2007).
 
Se non è chiaro facciamo il riassunto:
"Ci stanno dicendo che è sostenibile, con le ricciolare, reti derivanti utilizzate dalla piccola pesca artigianale soprattutto nel basso Mar Tirreno (GSA 10), fare pesca mirata ad esemplari giovanili di Ricciola  di misura media intorno ai 30 cm quando è scientificamente stabilito che la taglia riproduttiva di tale specie è di 80 cm" - e tutto grazie al fatto che - scandalosamente - non è stabilita nel Mediterraneo alcuna taglia minima di sbarco per la Ricciola (salvo la Legge Regionale Sardegna che definisce la taglia minima di sbarco a 60 cm - comunque troppo pochi)".

 

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